Come possiamo ragionare sui servizi e sugli spazi delle biblioteche, sui bisogni di utenti e non utenti, sull’impatto prodotto dalle biblioteche se non conosciamo le caratteristiche e le condizioni dei lavoratori che erogano quei servizi, animano quegli spazi, rispondono a quei bisogni, producono quell’impatto grazie alla loro attività lavorativa? Negli ultimi anni all’interno del Laboratorio di Biblioteconomia Sociale e Ricerca Applicata alle Biblioteche (BIBLAB, Sapienza Università di Roma) sono state condotte numerose indagini che hanno visto nel bibliotecario l’interlocutore privilegiato, e hanno avuto come oggetto di studio la professione bibliotecaria. Questa linea di ricerca è stata considerata indispensabile per tre ragioni differenti, ma allo stesso tempo convergenti: 1) lo sguardo del bibliotecario è fondamentale per comprendere con maggior profondità le biblioteche e le loro problematicità; 2) lo stato di salute dei lavoratori delle biblioteche oggi condiziona lo ‘stato di salute’ delle biblioteche; 3) il posizionamento della cultura, della biblioteca e della figura professionale del bibliotecario nella mente dei decisori determina le politiche bibliotecarie, e l’importanza attribuita alla biblioteche stesse. La ricerca sul campo ha fatto emergere diversi archetipi di bibliotecario in Italia. A partire dall’illustrazione delle caratteristiche di questi archetipi, si propone una riflessione sulla professione bibliotecaria che partecipa dell’osservazione e dell'analisi della contemporaneità, ma anche dello studio della storia della professione bibliotecaria italiana e delle tesi di alcuni sociologi delle professioni che si sono concentrati sulla figura professionale del bibliotecario.