N.2 2024 - C'è ancora bisogno di biblioteche?

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In ogni biblioteca il meglio delle biblioteche italiane: il senso della cooperazione in Rete delle Reti

Gianni Stefanini

Rete delle Reti, direttore@retedellereti.org

Giuseppe Vitiello

Rete delle Reti, g.vitiello@retedellereti.org

Per tutti i siti web la data di ultima consultazione è il 7.11.2024.

Abstract

Il futuro delle biblioteche è determinato dalla loro capacità di innovarsi. Se nel mondo delle imprese l'innovazione è garantita da una sana competizione, in quello delle biblioteche, essa si realizza attraverso una sana cooperazione. Fin dagli anni '70 le biblioteche pubbliche si sono costituite in sistemi bibliotecari per gestire i loro servizi di base (piattaforma di gestione, Opac, catalogazione, prestito interbibliotecario, ecc.). Nell'infosfera globalizzata la biblioteca o il sistema bibliotecario hanno bisogno di agenzie come Rete delle Reti, capaci di imprimere ai meccanismi di cooperazione un ulteriore balzo in avanti su aree specifiche e in relazione alle aspettative degli utenti rispetto alla fruizione di nuovi servizi digitalizzati. La prima di queste aree è la realizzazione di piattaforme. In un ambiente di cooperazione Rete delle Reti funge da garante per servizi innovativi, incoraggiandone e facilitandone l'adozione da parte di altre biblioteche e sistemi bibliotecari. Il mercato non è messo da parte, ma è arricchito da una dinamica di cooperazione che pone al centro della propria azione l’interesse pubblico. Da qui nasce l'esigenza di sapere individuare e circoscrivere l'esistenza di buone pratiche. Queste vanno riconosciute non solo per il loro successo e le caratteristiche tecnologiche, ma anche per le potenzialità di trasferimento in altre situazioni e contesti. Insomma, l'accento va posto non solo sull'innovazione in sé, ma sulle modalità di diffusione dell'innovazione, che devono essere fondate su criteri appropriati di scalabilità e replicabilità. Infine, la terza area è quella dell'internazionalizzazione e, più specificamente, dell'europeizzazione. Fuori dal contado e dal campanile, le biblioteche lavorano in una dimensione europea per la quale saperi specifici sono necessari. Si tratta di condividere e proporre visioni di sviluppo in un'area bibliotecaria europea ricca e diversificata. Lo slogan di Rete delle Reti "In ogni biblioteca il meglio delle biblioteche italiane" si espande così nel “meglio delle biblioteche", senza alcuna delimitazione spaziale o geografica.

English abstract

Since the 1970s, public libraries in Italy have created library systems to manage their basic services. In the globalised infosphere, library systems need agencies such as Rete delle Reti (Network of Networks), which are able to trigger a leap forward in specific areas and in relation to the expectations of users regarding the use of new digitised services. The first of these areas is the creation of platforms. In a co-operative environment Network of Networks acts as a guarantor for innovative services, facilitating their adoption by other libraries and library systems. The market is not sidelined, but is enriched by a co-operative dynamic that puts the public interest at the centre of its action. Hence the need to be able to identify the existence of best practices. Successful projects must have a potential for replication in other situations and contexts. The emphasis must be placed on the ways in which innovation is disseminated – on appropriate criteria of scalability and replicability. Finally, the third area is internationalisation and, more specifically, Europeanisation. Libraries work in a European dimension for which a specific knowledge is needed.  The Rete delle Reti’s slogan “In every library the best of Italian libraries” thus expands into the “best of European libraries”, without any spatial or geographical delimitation.

DOI: 10.3302/2421-3810-202402-053-01