Vol. 8 n°2 - L'offerta editoriale per bambini e ragazzi
Articoli
Barbara Schiaffino, Anselmo Roveda
Verso l’orizzonte internazionale: evoluzione e odierne tendenze dell’editoria italiana per ragazzi attraverso lo sguardo dell’osservatorio Andersen
Francesco Mazzetta, Giulia Gasparini, William Bernardoni, Daniele Brunello
Giocare in biblioteca: teorie e pratiche
Associazione Culturale Hamelin
Nuove case editrici e collane per ragazzi e ragazze nate nel secondo decennio degli anni Duemila
Editoriale
La produzione editoriale per ragazzi: uno specchio di questioni generali
In una linea di ideale continuità con il precedente fascicolo di Biblioteche oggi Trends – che è stato dedicato ai servizi che le biblioteche offrono a bambini, ragazzi e adolescenti – ci proponiamo con questo nuovo numero della rivista di sviluppare una gamma di riflessioni sulle caratteristiche e le tendenze della produzione editoriale rivolta a quelle stesse fasce d’età.
Cerchiamo di farlo con uno sguardo ampio. In queste pagine, infatti, non si discute solo di letteratura per l’infanzia e per i giovani lettori da un punto di vista critico, cosa che facciamo dedicando molto spazio a una rassegna della produzione di settore, che da decenni mostra segni di grande vitalità e si qualifica come uno dei segmenti più vivaci dell’editoria italiana: ascoltiamo anche la viva voce dei protagonisti della filiera, da cui emerge una mappa delle tendenze in atto, tra cui sono da segnalare in particolare le sperimentazioni più interessanti avviate da giovani sigle editoriali e collane che ci è sembrato utile segnalare per il carattere innovativo delle loro pubblicazioni. Ospitiamo inoltre alcuni contributi sul recupero dei classici e su un classico contemporaneo come Italo Calvino, forse il principale autore del nostro secondo Novecento, e uno degli scrittori più amati dai giovani lettori, che spesso imparano a conoscerlo sui banchi di scuola. Affiora ancora una volta, quindi, il tema del canone delle letture su cui si formano i ragazzi.
Ci è parso opportuno anche un approfondimento su una forma di narrazione particolare e particolarmente complessa, cui i bibliotecari non sempre dedicano un’attenzione adeguata: quella presente nei videogiochi, nei giochi di ruolo e in altri strumenti ludici che possono non solo essere un mezzo di socializzazione, ma anche – se bene utilizzati a scuola o in biblioteca – un canale da utilizzare per attività di educazione e promozione della lettura. E che possono, anche per la loro interattività, favorire la contaminazione fra linguaggi di comunicazione diversi, proponendo un uso equilibrato e intelligente del digitale.
Giovanni Solimine